Il nuovo obbligo della termoregolazione e contabilizzazione del calore

Il nuovo obbligo della termoregolazione e contabilizzazione del calore

 

Dopo diverse e successive proroghe lo scorso 31 giugno 2017 è finalmente entrato in vigore l’obbligo da parte dei condomini dotati di impianto termico centralizzato di installare sistemi di termoregolazione di contabilizzazione del calore.

Per chi non lo rispetta sono previste sanzioni da 500 a 2500 euro per unità immobiliare. E secondo le proiezioni delle associazioni di categoria sono ancora moltissimi in Italia i condomini che non si sono ancora adeguati.

Il dettato normativo che ha introdotto tale obbligo è costituita dal D.Lgs. 102/2014 con l’obiettivo di diminuire i consumi energetici per il riscaldamento degli edifici attraverso una corretta ripartizione delle spese e una maggiore consapevolezza dei consumatori. In effetti in Italia il tessuto edilizio è costituito per una estesa quota da edifici in condominio, quasi 1.200.000 unità, per cui intervenire su una fetta così grande di impianti termici significa dare un enorme contributo agli obbiettivi di contenimento dei consumi fondamentali per la strategia energetica nazionale.

Per ottemperare a questo obbligo le singole unità immobiliari possono operare direttamente sui radiatori installando strumenti di lettura (ripartitori) per monitorare il calore emesso e valvole termostatiche per regolare in ogni stanza la temperatura.

Un’altra importante novità riguarda il riparto delle spese per il riscaldamento che non avviene più con le normali tabelle millesimali ma con la nuova norma UNI 10200 suddividendo i consumi in volontari e involontari (nuova tabella millesimale per il riscaldamento).

In particolare i consumi volontari sono quelli contabilizzati dai ripartitori mentre quelli involontari sono le perdite della rete di distribuzione, le spese di manutenzione e di conduzione dell’impianto e quelle per i servizi di contabilizzazione. Queste ultime spese sono a carico anche di quei condomini che hanno deciso di distaccarsi dall’impianto centralizzato.

 

QUANDO INTERVENIRE

L’obbligo per gli impianti esistenti era previsto per il 31 giugno, quindi è consigliabile a quei condomini che non hanno ancora provveduto ad ottemperare nell’anno in corso.

L’installazione delle termovalvole prevede lo svuotamento dell’impianto e quindi può avvenire solo tra marzo ed aprile in base al territorio di appartenenza e fino al 30 giugno scatterà la finestra utile per effettuare le opere.

 

APPROVAZIONE DELL’ASSEMBLEA

Non tutti sanno che la normativa favorisce tutti gli interventi volti all’efficienza energetica e quindi anche l’installazione di sistemi di contabilizzazione e regolazione del calore si approvano in assemblea di condominio con la maggioranza semplice (un terzo dei condomini che rappresenti almeno un terzo dei millesimi dell’edificio).

 

QUANTO COSA

Il mercato offre diversi modelli di valvole termostatiche e cronotermostatiche più o meno “tecnologiche” che consentono all’utente di regolare la temperatura in funzione delle ore del giorno. Si puù stimare comunque una media di c.a. 100, 120 euro per radiatore ad appartamento. Per cui per un’abitazione di c.a. 90 mq, con 5 caloriferi si dovrebbe spendere tutto compreso (analisi, fornitura, installazione e regolazione) intorno ai 1000 euro. Va inoltre considerato che se l’intervento è incluso in quello di sostituzione della caldaia esistente usufruisce della detrazione fiscale del 65%, altrimenti se riguarda solo la termoregolazione del 50%.

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